Adesso che la pausa estiva è agli sgoccioli, inevitabilmente, dilaga dappertutto la smania a coronare le finite ferie con una serata coi fiocchi. Imbastito il buffet, programmata la playlist fino allo spuntare dell’alba, si alzano i calici insieme agli invitati per dare il via alle danze. Quand’ecco che, attraverso l’orlo del bicchiere, un oggetto si infila nel nostro campo visivo; e, dalla parete a cui è appeso, il calendario ci bisbiglia qualcosa…
La donazione! Domani mattina!
Come comportarsi? Si può o non si può donare il sangue il giorno dopo aver fatto baldoria? Per risolvere questo logorante dilemma, esaminiamo una per una le tre principali caratteristiche di ogni festa e sveliamone le correlazioni con il nostro sistema circolatorio: l’alcool, il cibo e la veglia.
Donare dopo aver bevuto
Per farla breve: il consumo di elevate quantità d’alcol è vietato non solo durante le 24 ore precedenti, ma anche nei 2-3 giorni prima della donazione. Il motivo è che la presenza di alcol nel corpo finirebbe per compromettere gli esami effettuati prima di ogni donazione, alterando in particolare la concentrazione delle transaminasi: si tratta di enzimi metabolici presenti soprattutto nel fegato, che dopo una gran bevuta li rilascia nel sangue in quantità superiori alla norma. Il riscontro ti questa anomalia obbligherebbe il centro trasfusionale a scartare l’unità di sangue donato. Ora, è vero che l’OMS riconosce come non dannosa un’assunzione giornaliero di 40 grammi di alcol (equivalenti a circa 3 bicchieri di vino) per gli uomini e 20 grammi (1 bicchiere e mezzo) per le donne. Però resta il fatto che ognuno di noi ha un organismo diverso da quello degli altri, e che non è detto che queste presunte soglie massime non risultino già eccessive per qualcuno. Per questo si sconsiglia, quantomeno nel caso della vigilia di una donazione di sangue, di fare affidamento totale su tali parametri.
È comunque tassativamente vietato, sempre per le transaminasi, assumere qualsivoglia quantità d’alcool il giorno della donazione, mentre per chi fa abitualmente ricorso ad alcolici la donazione è interdetta a prescindere, in ragione degli importanti pericoli causati da tale tendenza sull’organismo intero.
Donare dopo essersi abbuffati
Sempre per non alterare i valori sanguigni, inoltre, nelle 24 ore precedenti occorre evitare cibi grassi e latticini, prediligendo ad esempio il pesce alla carne, la marmellata al burro. È invece fondamentale assumere molti liquidi per prepararsi al prelievo: oltre all’acqua sono ammessi anche i succhi di frutta e il caffè, ma non si possono bere bevande zuccherate. In ogni caso non si deve digiunare: urge anzi fare il pieno di energie in vista dell’esperienza del dono. Però, si, niente banchetti traboccanti di patatine, pizzette e gassose il giorno prima.
Donare senza aver dormito
Per questa sera, dunque, astemi e attenti alla linea. Ma, almeno, rimane la possibilità di darsi all’hangover? È consentito starsene in piedi fino alle prime luci del giorno?
Beh, in effetti nulla lo vieta. L’imminente donatore è tuttavia invitato a ricordare che il prelievo di una sacca di sangue sottoporrà il suo corpo a uno stress fisico non indifferente, e che quindi è consigliabile arrivare ben riposati e in forze: le canoniche 8 ore di sonno, un’utopia irrealizzabile per la gran parte dell’anno, sono in questo caso un obbligo nei confronti di se stessi.
E a proposito del “dopo”… Le regole alimentari restano all’insegna della leggerezza: niente alcolici, niente caffè, niente bibite zuccherate, niente cibi grassi. Dopo una donazione, infatti, è bene non impegnare eccessivamente l’apparato gastroenterico, che altrimenti richiamerebbe a gran voce cospicue quantità di sangue per attuare i processi digestivi – il che, considerando che il donatore si è appena fatto sottrarre quasi mezzo litro di sangue, si tradurrebbe in situazioni spiacevoli per il nostro stato di coscienza. La raccomandazione più importante è di reintegrare i liquidi perduti bevendo molta acqua, zuppe o succhi di frutta.
Per cui, di grazia, mettetevi l’anima in pace e rimandate di un paio di giorni la vostra cerimonia di fine estate.
A cura di Enrico Forte
FONTI:
https://www.avis.it/it/prima-e-dopo-la-donazione-bere-molta-acqua-e-non-solo-d-estate