Dalla A alle E, cinque lettere da tenere in mente per svolgere un autoesame della propria pelle e sapere come riconoscere e prevenire lo sviluppo di un melanoma.
Innanzitutto, cosa sono i nei? I nei sono delle lesioni pigmentate della pelle dovute all’accumulo di melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina. Tutti noi ne abbiamo, si stima che la maggior parte delle persone ne ha un numero compreso tra i 10 e 40 ed essi variano nel colore, nella forma, nella dimensione e nella consistenza.
Nonostante siano delle anomalie della pelle, sono del tutto fisiologici. Si distinguono però in due categorie: i nei benigni, i quali hanno una forma tondeggiante, con bordi definiti e in genere sono di piccola dimensione ed i nei atipici o displastici. Quest’ultimi possono degenerare più frequentemente e dare vita al melanoma, un grave tumore della pelle.
Adottando la ‘’regola ABCDE’’ si possono riconoscere i nei ‘’sospetti’’. ABCDE è un acronimo che identifica cinque aspetti che differenziano il melanoma da neo benigno.
A sta per ASIMMETRIA: il neo cresce in modo disomogeneo ed ha una forma irregolare.
B significa BORDI IRREGOLARI e FRASTAGLIATI: i bordi sono poco definiti e frastagliati, detti anche a ‘’carta geografica’’
C come COLORE VARIABILE: il colore di un neo va dal rosa al marrone scuro. I nei benigni hanno una tonalità di marrone uniforme, al contrario i nei ‘’sospetti’’ possono comprendere sfumature diverse al loro interno oppure essere di un intenso colore nero.
D sta per DIMENSIONI: i nei variano sia in larghezza sia in spessore. I nei benigni sono generalmente di piccola dimensione. Ci si trova in una situazione di potenziale pericolo quando la macchia supera il mezzo centimetro e la superficie è irregolare.
E sta per EVOLUZIONE PROGRESSIVA: i nei benigni hanno dimensione e forma stabili. Il melanoma, invece, si modifica e tende ad allargarsi rapidamente.
Altri campanelli di allarme da tenere in considerazione e per i quali occorre rivolgersi ad un medico sono un neo che sanguina, che è circondato da un nodulo o da un’area arrossata oppure se si ha prurito.
Solo una piccola parte dei nei può degenerare in melanoma, occorre però non abbassare mai la guardia e adottare comportamenti preventivi. Per ridurre il rischio è importante esporsi al sole con moderazione prendendo le dovute precauzioni fin dall’infanzia, sottoporsi a visite specialistiche periodiche unite alla mappatura dei nei (un esame indolore che permette di monitorare lo stato dei nei) e svolgere un’autoesplorazione seguendo la ‘’regola ABCDE’’.
Fonte: Fondazione Umberto Veronesi; AIRC
A cura di Marta Pieretti