Il Presidente Giuseppe Bianchi insieme ai due delegati eletti dall’Assemblea Provinciale, Angelo Olgiati e Maria Maddalena Langè, ci raccontano in breve la tre giorni tenutasi a Perugia per l’Annuale Assemblea Nazionale di Avis.
É stata per tutti e tre, il Presidente Giuseppe Bianchi e noi delegati eletti dall’Assemblea Provinciale, Angelo Olgiati e Maria Maddalena Langè, la nostra prima Assemblea Nazionale, affrontata con un po’ di scetticismo: invece il bilancio è senz’altro positivo sia per l’ampiezza delle attività in essere sia per l’impegno dei tanti coinvolti in prima persona.
Al termine delle tre giornate di lavori, infatti, abbiamo condiviso con tutte le sezioni regionali le preoccupazioni e le difficoltà di gestione della nostra Associazione nei rapporti con le Istituzioni, ma anche apprezzato il lavoro di tante commissioni impegnate a valorizzare l’esistente, studiare interventi, proporre soluzioni per superare dubbi e demotivazioni, aprire nuovi percorsi più aderenti a modalità comunicative e amministrative richiesti dai tempi attuali.
Queste sono le più significative notazioni emerse nelle relazioni:
- Salvaguardia del concetto di gratuità del dono, valore etico irrinunciabile di Avis che rischia di essere aggirato nel DDR Concorrenza, con la proposta in Parlamento di inserire la seguente clausola: “Fornire un indennizzo ristorativo ma non lucrativo al donatore”. Ciò aprirebbe la strada, come già in altri Paesi, a rimborsi di vario tipo incongruenti con i valori avisini. Inoltre la proposta di cancellare la frase “Il plasma non è oggetto di cessione ai fini di lucro” consentirebbe alle aziende di cedere a pagamento il plasma, consegnato da Avis, poi da loro lavorato. Il sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa, presente tra le autorità, ha garantito di impegnarsi a tutelare la gratuità del dono e della raccolta di plasma e sangue, sostenendo gli interventi dei dirigenti Avis che stanno tenendo alta l’attenzione su questo punto.
- Altro problema importante è la costante diminuzione di personale sanitario sia in Unità di raccolta che negli Ospedali. Il Presidente Avis Giampietro Briola è molto impegnato in questo, come nel precedente ambito, in quanto fondamentale per non rischiare l’auto-sufficienza. Si sta lavorando, soprattutto da parte di Avis Lombardia, per sopperire alla istituzionale carenza di medici con accordi col MIUR, oltre che con la Sanità per utilizzare gli specializzandi in medicina. Le proposte sono molte e articolate: chi volesse saperne di più le potrà trovare nella relazione finale di Giampietro Briola (rimandiamo per gli approfondimenti ai link in fondo), insieme ad altre riguardanti la telemedicina, la revisione delle tariffe di rimborso, la rete trasfusionale.
- Altro argomento affrontato è stato quello della Revisione dello statuto e dei regolamenti da portare a compimento entro un biennio al massimo; l’applicazione del Runts, Registro Unico Nazionale enti Terzo Settore è stato meno appassionante, più tecnico ma impegnativo per la casistica complessa, data la diversità esistente tra diverse sezioni e zone d’Italia.
- Molto più coinvolgenti sono state le indicazioni riguardanti la Formazione sia di personale per la chiamata, l’accoglienza e la promozione, sia di chi si occupa di comunicazione e di scuola: fondamentale coinvolgere le fasce più giovani, promuovere un’educazione ad un utilizzo corretto e non violento dei nuovi strumenti di comunicazione (social). Questi ultimi sono indispensabili oggi ma, come emerso dalla relazione di Boris Zuccon (Ufficio Comunicazione) vanno osservati attentamente per evitare che fake news e linguaggio aggressivo inquini la validità dell’immagine di Avis.
- Maggior coinvolgimento dei giovani: anche se già sono attivi ne va implementato il numero e allargato lo spazio operativo, concedendo spazi più ampi.
Concludiamo poi con due affermazioni:
“Il donatore è per eccellenza soggetto sociale, in quanto la sua azione ricade positivamente sulla società, attraverso il dono del suo sangue” (Prof.ssa Pacilli, docente di psicologia)
“Donatori e donazioni sono aumentati, nonostante la pandemia” (Dott. Briola)
Tanti dunque i problemi, ma anche qualcuno i motivi di ottimismo! Infine un’esortazione a voi tutti ad un impegno nella struttura Avis, a qualsiasi livello, data la complessità e ampiezza di situazioni da affrontare; la bravura e la serenità di tanti ci spingono a consigliare di provarci o almeno informarsi.
A cura di Maria Maddalena Langè
Per approfondire:
88° Assemblea Generale AVIS, via ai lavori
88° Assemblea Generale AVIS, la relazione del Consiglio Nazionale