Il 14 febbraio 2022 verrà celebrata la Giornata Mondiale dell’Epilessia, una delle malattie neurologiche oggi più diffuse con circa 65 milioni di casi nel mondo.
L’epilessia è un disturbo neurologico caratterizzato dall’insorgenza di crisi epilettiche ricorrenti e spontanee, ossia non correlate a fattori di stress. Con “crisi epilettica” si identifica un evento clinico provocato da una scarica elettrica anomala a livello della corteccia cerebrale, che interrompe transitoriamente la normale funzionalità cerebrale.
Si parla di Epilessia Primaria quando non è associata a lesioni cerebrali (tumori, malformazioni, eventi infiammatori, etc.), mentre se sono presenti lesioni viene diagnosticata come Epilessia Secondaria o Sintomatica. Oggi, oltre il 70% delle epilessie primarie è curabile. Per quelle secondarie, tutto dipende dalla causa scatenante.
Nelle crisi parziali i sintomi dipendono dall’area cerebrale (motoria, sensitiva o del linguaggio) interessata. Possono insorgere scatti, formicolii, senso di nausea, disturbi sensitivi o difficoltà a parlare. Mentre in caso di crisi generalizzata, i soggetti perdono improvvisamente coscienza ed è possibile che si associno anche contrazioni muscolari diffuse, contrattura mandibolare e cianosi temporanea del volto.
La persona che presenta crisi epilettiche, anche una volta rimossi i possibili fattori scatenanti, deve sottoporsi ad un trattamento farmacologico anticonvulsionante, al fine di eliminare o almeno controllare le manifestazioni epilettiche.
I soggetti che devono sottoporsi al trattamento vengono sospesi dalla donazione di sangue, ma potranno essere nuovamente accettati una volta trascorsi 3 anni dalla cessazione della terapia anticonvulsionante senza ricadute.
La diagnosi di epilessia è primariamente clinica, basata sulla descrizione degli episodi critici da parte del paziente, poi è necessario sottoporsi ad esami specifici. I più importanti sono l’elettroencefalogramma (EEG), con cui vengono individuate possibili anomalie nella regolare attività elettrica del cervello e la Risonanza magnetica dell’encefalo, che è fondamentale per ricercare o escludere una patologia cerebrale strutturale.
A cura di Marta Pieretti
Fonti:
https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/malattie-neurologiche/epilessia/epilessia
https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/e/epilessia