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AAA Cercasi Volontari

Stiamo cercando volontari che vogliano dedicare un po’ del loro tempo per stare accanto ai donatori dalle 7.30 alle 10.30 circa, per togliere dubbi, migliorare la sequenza della chiamata, dare sostegno, scambiare impressioni e informazioni sull’attività della nostra associazione.

L’impegno richiesto è di una giornata al mese, così da non gravare sulle normali attività quotidiane di ciascuno.

Ci sarà naturalmente un incontro conoscitivo per spiegare l’attività, accordarsi su tempi e modalità, visitare i luoghi della donazione.

Chi fosse disponibile può contattare la segreteria al numero 0331 381180 o mandare una mail a info@avisbusto.it

Chiediamo di far pervenire le adesioni il prima possibile in modo da partire da novembre!

Vi ringraziamo sin da subito per la preziosa collaborazione!

10° Lucciolata a Fagnano Olona

La sottosezione Avis di Fagnano Olona è lieta di invitarvi alla 10° Lucciolata, la tradizionale camminata notturna nel paese e nella nostra valle Olona!
L’evento si terrà sabato 27 agosto a partire dalle ore 20.
Il ritrovo sarà presso il cortile dell’ex oratorio femminile in via Carducci.
Ogni partecipante sarà dotato di una torcia, fino a esaurimento scorte.
L’arrivo è previsto alle ore 22.30.
La serata proseguirà con un’estrazione di premi a sorpresa!

50° Anniversario Sottosezione Avis Borsano

Domenica  26 giugno la Sezione AVIS di Borsano festeggerà il 50° Anniversario dalla sua fondazione.

Per l’occasione sarà dunque possibile festeggiare insieme.

Di seguito il programma:

–        Ore 10,15 Ritrovo Labari Avis presso Chiesa Parrocchiale Borsano

–        Ore 10,30 Santa Messa

–        Ore 11,30 Inaugurazione della mostra  “Il Dono del Sangue” presso Oratorio di Borsano, Via San Pietro

–         Rinfresco

 

La mostra “Il Dono del Sangue” sarà aperta nei giorni della festa patronale:

– Domenica 26/6  dalle 15 alle 19 e dalle 20,30 alle 22

– Giovedì 30/6 dalle 20,30 alle 22

– Venerdì 1/7 dalle 20,30 alle 22

– Sabato 2/7 dalle 20,30 alle 22

– Domenica 3/7 dalle 15 alle 18

La Serata del Donatore

Dopo lo stop imposto dalla pandemia, finalmente siamo tornati alla consegna in presenza delle benemerenze per i donatori che hanno raggiunto traguardi importanti in termini di numero di donazioni.

Non più il Teatro Sociale e la cerimonia a novembre, per quest’anno il Consiglio ha optato per un pomeriggio estivo per anticipare quella che sarà la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue (14 giugno) e festeggiare insieme, ospiti della Festa Patronale di S. Giuseppe.

A introdurre la giornata al Parco di viale Stelvio, Philip Grasselli, donatore Avis, che, come tanti altri, si è avvicinato alla donazione di sangue grazie al Progetto Scuole portato avanti dall’Associazione.

Dopo i saluti del Presidente di Avis Busto Arsizio e Valle Olona, Giuseppe Bianchi, la parola è passata all’Assessore di Busto Arsizio, Mario Cislaghi, alla rappresentante del Comune di Solbiate Olona, Clara Franchetti, e alla rappresentante per il Provinciale di Varese, Paola Cozzi.

Paola Cozzi, Clara Franchetti, Mario Cislaghi, Giuseppe Bianchi

 

A seguire le premiazioni ai 76 donatori che hanno superato le 50 donazioni e ai 28 che hanno superato le 75 donazioni.

Infine, nove le persone ad aver raggiunto il traguardo dei 100 e quattro quelle ad aver raggiunto le 120 donazioni.

Numeri importanti per cui Avis non smette mai di ringraziare.

I premiati per le 120 donazioni raggiunte

 

 

Assemblea Avis Nazionale, la tre giorni a Perugia

Il Presidente Giuseppe Bianchi insieme ai due delegati eletti dall’Assemblea Provinciale, Angelo Olgiati e Maria Maddalena Langè, ci raccontano in breve la tre giorni tenutasi a Perugia per l’Annuale Assemblea Nazionale di Avis.

É stata per tutti e tre, il Presidente Giuseppe Bianchi e noi delegati eletti dall’Assemblea Provinciale, Angelo Olgiati e Maria Maddalena Langè, la nostra prima Assemblea Nazionale, affrontata con un po’ di scetticismo: invece il bilancio è senz’altro positivo sia per l’ampiezza delle attività in essere sia per l’impegno dei tanti coinvolti in prima persona.

Al termine delle tre giornate di lavori, infatti, abbiamo condiviso con tutte le sezioni regionali le preoccupazioni e le difficoltà di gestione della nostra Associazione nei rapporti con le Istituzioni, ma anche apprezzato il lavoro di tante commissioni impegnate a valorizzare l’esistente, studiare interventi, proporre soluzioni per superare dubbi e demotivazioni, aprire nuovi percorsi più aderenti a modalità comunicative e amministrative richiesti dai tempi attuali.

Queste sono le più significative notazioni emerse nelle relazioni:

  • Salvaguardia del concetto di gratuità del dono, valore etico irrinunciabile di Avis che rischia di essere aggirato nel DDR Concorrenza, con la proposta in Parlamento di inserire la seguente clausola: “Fornire un indennizzo ristorativo ma non lucrativo al donatore”. Ciò aprirebbe la strada, come già in altri Paesi, a rimborsi di vario tipo incongruenti con i valori avisini. Inoltre la proposta di cancellare la frase “Il plasma non è oggetto di cessione ai fini di lucro” consentirebbe alle aziende di cedere a pagamento il plasma, consegnato da Avis, poi da loro lavorato. Il sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa, presente tra le autorità, ha garantito di impegnarsi a tutelare la gratuità del dono e della raccolta di plasma e sangue, sostenendo gli interventi dei dirigenti Avis che stanno tenendo alta l’attenzione su questo punto.

 

  • Altro problema importante è la costante diminuzione di personale sanitario sia in Unità di raccolta che negli Ospedali. Il Presidente Avis Giampietro Briola è molto impegnato in questo, come nel precedente ambito, in quanto fondamentale per non rischiare l’auto-sufficienza. Si sta lavorando, soprattutto da parte di Avis Lombardia, per sopperire alla istituzionale carenza di medici con accordi col MIUR, oltre che con la Sanità per utilizzare gli specializzandi in medicina. Le proposte sono molte e articolate: chi volesse saperne di più le potrà trovare nella relazione finale di Giampietro Briola (rimandiamo per gli approfondimenti ai link in fondo), insieme ad altre riguardanti la telemedicina, la revisione delle tariffe di rimborso, la rete trasfusionale.

 

  • Altro argomento affrontato è stato quello della Revisione dello statuto e dei regolamenti da portare a compimento entro un biennio al massimo; l’applicazione del Runts, Registro Unico Nazionale enti Terzo Settore è stato meno appassionante, più tecnico ma impegnativo per la casistica complessa, data la diversità esistente tra diverse sezioni e zone d’Italia.

 

  • Molto più coinvolgenti sono state le indicazioni riguardanti la Formazione sia di personale per la chiamata, l’accoglienza e la promozione, sia di chi si occupa di comunicazione e di scuola: fondamentale coinvolgere le fasce più giovani, promuovere un’educazione ad un utilizzo corretto e non violento dei nuovi strumenti di comunicazione (social). Questi ultimi sono indispensabili oggi ma, come emerso dalla relazione di Boris Zuccon (Ufficio Comunicazione) vanno osservati attentamente per evitare che fake news e linguaggio aggressivo inquini la validità dell’immagine di Avis.

 

  • Maggior coinvolgimento dei giovani: anche se già sono attivi ne va implementato il numero e allargato lo spazio operativo, concedendo spazi più ampi.

 

Concludiamo poi con due affermazioni:

“Il donatore è per eccellenza soggetto sociale, in quanto la sua azione ricade positivamente sulla società, attraverso il dono del suo sangue” (Prof.ssa Pacilli, docente di psicologia)

“Donatori e donazioni sono aumentati, nonostante la pandemia” (Dott. Briola)

 

Tanti dunque i problemi, ma anche qualcuno i motivi di ottimismo! Infine un’esortazione a voi tutti ad un impegno nella struttura Avis, a qualsiasi livello, data la complessità e ampiezza di situazioni da affrontare; la bravura e la serenità di tanti ci spingono a consigliare di provarci o almeno informarsi.

A cura di Maria Maddalena Langè

 

Per approfondire:

88° Assemblea Generale AVIS, via ai lavori

88° Assemblea Generale AVIS, la relazione del Consiglio Nazionale

AVIS: donatori e donazioni tornano a crescere dopo 10 anni

4 giugno, Serata del Donatore

Ritorna finalmente la Serata del Donatore, in una veste tutta nuova e dopo due anni di stop.

L’appuntamento è per sabato 4 giugno dalle ore 16 al Parco per la Vita, Viale Stelvio (di fronte all’Ospedale e alla Chiesa San Giuseppe) a Busto Arsizio.

Ci sarà la tradizionale consegna delle benemerenze, seguita da un momento insieme di saluti e rinfresco offerto da Avis.

A seguire, per chi volesse, ci sarà la possibilità anche di cenare grazie agli stand gastronomici della festa di San Giuseppe.

 

Vi aspettiamo!

Malattie infiammatorie croniche intestinali: la celiachia

La malattia celiaca o celiachia (dal greco koiliakòs, “coloro che soffrono negli intestini”) è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino tenue (IBD: Inflammatory Bowel Disease): infiammatoria perché provoca una reazione immunitaria scatenata dall’ingestione del glutine, una proteina presente nel grano e in altri cereali; cronica perché non si guarisce dalla celiachia ma si può soltanto trattare e imparare a conviverci. Più precisamente, il glutine non è una proteina ma un complesso proteico, e solo una sua frazione (pari al 50% del contenuto) è responsabile dell’effetto tossico nel celiaco: le prolammine, una famiglia di proteine contenute, appunto, nei semi dei cereali.

La celiachia può esordire a qualsiasi età, più facilmente nei primi anni di vita, mentre nelle forme tardive la sintomatologia può essere molto lieve e talvolta assente o presente con altre manifestazioni cliniche, al punto che a molti soggetti la malattia viene diagnosticata perché parenti di primo grado di una persona già affetta. Essa si manifesta con il classico quadro di malassorbimento di nutrienti con conseguente diarrea, perdita di peso e carenze nutritive, cui si aggiungono sintomi cronici anche estranei al tratto gastroenterico, per citarne alcuni: debolezza muscolare, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori e fragilità ossea.

È bene sottolineare che la celiachia NON è l’allergia al frumento: sono diverse le vie d’innesco della reazione allergica, i meccanismi immunitari coinvolti, il complesso di molecole scatenante la reazione, i tempi di risposta e le reazioni, che in questo caso possono includere lo shock anafilattico, che se non prontamente trattato può portare alla morte. 

La dieta senza glutine è l’unica terapia disponibile per celiachia e, se non eseguita rigorosamente per tutta la vita, comporta un aumentato rischio di insorgenza di complicanze gravi come i tumori intestinali.

La celiachia in numeri: colpisce indistintamente uomini e donne con un rapporto di 1:2 e circa l’1% della popolazione italiana e mondiale è affetta da celiachia, ma in Italia solo un terzo ha ricevuto una diagnosi. La celiachia, infatti, necessita di una diagnosi medica mediante ricerca sierologica e biopsia della mucosa duodenale. Per questo NON si deve assolutamente iniziare la dieta senza glutine senza una diagnosi di celiachia e sulla base di consigli di amici, parenti o, peggio ancora, sedicenti influencer. Il rischio è quello di precludere la corretta diagnosi di celiachia o di altre patologie sottostanti. 

“Essere celiaci non è facile. È una condizione che ti obbliga a prestare attenzione a qualsiasi cosa che compri e mangi e fa vivere un forte disagio nell’uscire con gli amici, non potendo sempre assecondare il tradizionale uso italiano del sedersi a tavola e mangiare tutti insieme.

Chi è celiaco deve leggere le etichette di ogni alimento che acquista, perché non immagineresti mai che i piselli in scatola contengono tracce di glutine; controllare come cucina l’amico che ti invita a cena, se usa mestoli “puliti” o se, invece, potrebbero essere contaminati; ispezionare tutti i ristoranti della zona sperando che qualcuno abbia opzioni senza glutine e non contaminate: infatti, la moda del mangiare senza glutine “perché fa dimagrire” – ipotesi ampiamente smentita – ha portato molti ristoratori a cucinare sì senza glutine, ma senza prestare reale attenzione alle contaminazioni.

La lista è ancora lunga: l’aperitivo si riduce a una contemplazione degli altri che mangiano e tu no, fare gite fuori porta senza “schiscetta” significa con ogni probabilità digiunare, per non parlare di chi ti promette una cena adatta alla dieta-senza-glutine e, poche ore dopo, i dolori addominali rivelano tutt’altro.

Ultima chicca è la necessità di controlli periodici per assicurarsi che non vi sia un malassorbimento di sostanze importanti per la salute quotidiana: è infatti frequente sentirsi più stanchi e affaticati perché ferro e iodio vengono assorbiti con più difficoltà dalla mucosa intestinale, causando anemia e leggero ipotiroidismo. Di conseguenza, gli integratori diventano i migliori amici del celiaco. Fortunatamente, il Sistema Sanitario Nazionale garantisce una quota mensile spendibile in prodotti senza glutine certificati, che altrimenti costerebbero molto più di quelli normali!”

Per maggiori informazioni: Associazione Italiana Celiachia (AIC) https://www.celiachia.it/

 

A cura di Francesca Genoni

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