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Categoria: Avis News

Convegno Avis: L’ictus – riconoscerlo, curarlo, prevenirlo

Un nuovo convegno dal titolo “L’ictus: riconoscerlo, curarlo e prevenirlo” si terrà venerdì 19 aprile alle ore 20.45 presso il Teatrino di Villa Gonzaga ad Olgiate Olona.

Il Convegno, organizzato dalla Sottosezione di Olgiate Olona, vedrà la partecipazione della Dott. Isidoro La Spina, Responsabile Neurologia dell’ASST Valle Olona, e del Dott. Umberto Rosanna, Chirurgo vascolare.

Ingresso libero.

Vi aspettiamo numerosi!

Una giornata insieme di sport inclusivo

La Sottosezione Avis di Madonna Regina organizza per sabato 20 aprile, in collaborazione con “Assieme a Francesco” (associazione di volontariato per assistere attraverso la socializzazione i malati di sclerosi multipla), un pomeriggio all’insegna dello sport inclusivo.

Presso la Parrocchia di S. Maria Regina infatti, dalle ore 15 sono in programma tantissime attività sportive.

A partire dal derby juniores tra le squadre San Marco e Busto81, per proseguire poi alle 15.30 con la partita di baskin con la Polisportiva dell’Oratorio San Carlo di Rho, la dimostrazione degli Arcieri Tre Torri e un torneo di scala 40.

Infine, alle 17.30, è in programma un volo vincolato in mongolfiera.

Vi aspettiamo numerosi!

S. Messa a Borsano

Domenica 7 aprile alle ore 10:30 presso la Chiesa Parrocchiale di Borsano si terrà la S. Messa a suffragio degli Avisini defunti.
A seguire ci si recherà al Cimitero per la preghiera al monumento AVIS.
Vi aspettiamo per questo momento insieme.

AAA volontario cercasi

Avis Busto è alla ricerca di un volontario addetto a presenziare alle manifestazioni ufficiali dell’Associazione, portando il nostro labaro di rappresentanza.

Un compito importante che permette ad Avis di essere presente nelle principali manifestazioni svolte sul territorio.

Previsto rimborso spese di trasporto, per info e candidature: info@avisbusto.it

Pasqua 2024 con i più piccoli

Anche quest’anno la Sottosezione Avis di Solbiate Olona ha offerto ai più piccoli – i bambini della scuola materna dell’infanzia “A. Ponti” di Solbiate Olona, le tradizionali uova pasquali.

Le classi, tramite le loro insegnanti, nei giorni scorsi avevano fatto giungere ad Avis alcuni brevi messaggi che sono poi stati stampati e allegati alle uova per promuovere la cultura del dono (e una conseguente iscrizione alla nostra Associazione) tra i loro genitori.

Buona Pasqua!

I premiati del Concorso “Uno scatto per la vita”

“Uno scatto per la vita” è il titolo del concorso fotografico bandito dal gruppo Giovani Avis di Busto Arsizio e Valle Olona, guidato da Angelo Colombo, con il fine ultimo di rendere i social veicolo del messaggio del dono del sangue. Il tema, infatti, era il seguente: “Attraverso una foto, spiega cos’è e cosa rappresenta per te donare il sangue”. Il concorso era rivolto a chiunque, avisini e non, donatori di sangue e non, con un particolare invito ai giovani, che più di altri immortalano il momento della donazione rendendolo pubblico sui propri social. 

«Il titolo “Scatto per la vita” – ha spiegato Angelo Colombo durante la premiazione del concorso alla Serata del Donatore 2023 – è nato proprio perché il termine “scatto” ha un doppio significato. Non vuol dire solo fare una foto, ma anche non essere inermi, essere pronti a muoversi per aiutare gli altri. E poi, il sangue è necessario alla vita.

Ma non intendiamo aiutare solo donando il sangue, perché si può fare del bene in tanti modi, anche regalando del tempo. L’importante è fare solidarietà, ed è per questo che speriamo in qualche ragazzo che si unisca al nostro gruppo. Anche partecipare al contest è un semplice modo per fare qualcosa di bello e sentirsi appagati con poco».

Ciascuna foto vincitrice del concorso, classificate per numero di like ricevuti, è stata presentata al pubblico insieme ad una breve descrizione. Riportiamo quella della foto vincitrice: 

“Questa foto con queste occhiaie dicono tanto ma non tutto.

Dicono che durante quella donazione non stavo passando di certo un bel periodo per via di vari pensieri e preoccupazioni ma nonostante ciò, l’atto di donare, mi ha permesso di trasformare il negativo in positivo, la tristezza in gioia, le preoccupazioni in speranza e voglia di fare del bene. 

Dagli occhi, dunque, e in questo caso anche dalle occhiaie, si riesce a scrutare un pochino di cuore gentile che si può immaginare  come un mare, in grado di pulsare solo grazie al percorso di quel fiume rosso, chiamato sangue, che scorre nelle vene.”

Il concorso ha testimoniato come i social, spesso usati per pubblicare contenuti futili e per vana gloria, possono in realtà diventare un mezzo per mostrare a più persone possibili che donare il sangue è un gesto semplice e alla portata di tutti. Provare per credere!

Di seguito le altre due foto vincitrici:

2° classificato:

3° classificato:

L’accordo con Futura

Attiva da ormai una decina d’anni, prosegue la collaborazione di Avis Busto Arsizio e Valle Olona con Futura Volley Giovani, squadra pallavolistica di Busto Arsizio. 

Durante le partite in sede, sono presenti giovani volontari addetti al servizio al campo, ad esempio per l’attività di distribuzione dei palloni alle giocatrici, asciugatura del pavimento, ecc., i quali indossano una maglietta dove è presente anche il logo di Avis Busto Arsizio e Valle Olona, per sponsorizzare e far conoscere agli spettatori la realtà associativa. Appare inoltre sui tabelloni pubblicitari la pubblicità con l’invito a donare e diventare membri dell’associazione. 

L’accordo è valido per tutto l’anno sportivo in corso con l’intento di proseguire per il prossimo campionato, in qualunque serie venga disputato.

Assemblea Annuale 2024: il report

Si è tenuta ieri mattina l’Assemblea Annuale di AVIS Busto e Valle Olona, momento capitale nell’attività dell’Associazione, occasione per fare il punto sugli obiettivi raggiunti e definire nuove strategie per il futuro.

L’esordio del presidente Giuseppe Bianchi ha messo in risalto, tra i traguardi concretizzati nel 2023, l’accresciuto numero di donazioni – 6.897, a fronte però di un calo fisiologico del numero di soci donatori. Come poi chiarito dal dott. Trotti, infatti, si rende talvolta necessario ripulire i nostri database dai nomi di quei soci che, ormai da anni, non rispondono alle chiamate della Segreteria: è proprio questa intenzionale pulizia a ridurre periodicamente il numero di avisini registrati. Che i donatori siano in calo non deve preoccupare, dunque, mentre può solo rallegrare il compimento, in termini di donazioni, delle richieste di Regione Lombardia e dell’Azienda Sanitaria.

Il Presidente Bianchi ha proseguito esponendo le principali attività operative in seno ad AVIS Busto, progetti che garantiscono una sempre maggior partecipazione alla vita associativa e un servizio adeguato ai donatori.

Il Progetto Accoglienza, in primo luogo, conta ad oggi circa venti volontari che ogni mattina, a turno, si recano al Centro Trasfusionale per dare indicazioni ai nuovi donatori e chiedere un feedback a quelli di lunga data. Tutte le osservazioni, i suggerimenti e le eventuali richieste dei soci vengono discusse in sede di Consiglio, nell’impegno costante di mantenere aggiornato il servizio offerto.

In secondo luogo c’è il Progetto Scuole, coordinato dal prof. Maurizio Moscheni, che da quest’anno si focalizza maggiormente sui ragazzi della quinta superiore: quelli che hanno già raggiunto la maggiore età e che, dopo l’incontro informativo col gruppo di Moscheni, possono presentare domanda d’iscrizione senza pensarci due volte. «Noi incontriamo ogni anno 1.500 studenti», ha spiegato nel corso della mattinata lo stesso prof. Moscheni: «È importante seminare, far conoscere a questi giovani la possibilità della donazione, altrimenti c’è il rischio che nessuno proponga loro questa via. Ho incontrato una volta un signore che aveva ricevuto una trasfusione, e che in seguito, tuttavia, non era mai diventato donatore di sangue. Quando gli ho chiesto perché non avesse mai compiuto quel passo, lui mi ha dato una risposta emblematica: mi ha detto “nessuno me lo aveva mai proposto”. Ecco, il Progetto Scuole propone AVIS ai giovani studenti: li rendiamo i cittadini informati e consapevoli».

Certo, il lavoro di semina a volte non basta, come testimoniano i molti casi di studenti che fanno domanda d’iscrizione, ma che poi non diventano donatori periodici. È proprio per questo che il Progetto Scuole sta svolgendo anche un’analisi statistica del percorso degli studenti coinvolti, tracciando le loro tappe a partire dalla domanda d’iscrizione, passando per la visita medica per poi arrivare poi alla prima e (eventualmente) seconda donazione.

Nel corso della mattinata, il Tesoriere Giorgio Trombetti ha poi esposto il bilancio finanziario del 2023 e le previsioni di bilancio per il 2024. Tutti i dati (consultabili in fondo nella RELAZIONE ASSEMBLEA) sono stati poi commentati e certificati nella loro adeguatezza dalla dott.ssa Roberta Sozzi, a capo del Collegio dei Revisori di AVIS Busto.

Dopodiché, a tenere l’imprescindibile relazione sanitaria sono stati il dott. Giovanni Trotti, Direttore Sanitario della nostra Avis, e il dott. Giovanni Crovetti – responsabile del SIMT (Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale) dell’ospedale di Busto Arsizio.

Come ricordato dal dott. Trotti durante il suo intervento, la nostra AVIS comunale non è un’unità di raccolta, cioè non si occupa in prima persona di ricevere il sangue dai donatori e trasfonderlo a chi ne ha bisogno. A premurarsi di questo è il SIMT, in servizio del quale la nostra AVIS vive la propria attività: la ricerca di nuovi donatori che sostituiscano quelli sospesi. Anello di congiunzione fra AVIS è SIMT è proprio la Direzione Sanitaria del dott. Trotti, che ha il compito di verificare l’idoneità dei donatori entranti, e garantire la salute loro e di chi riceve il sangue raccolto.

Il dott. Trotti ha posto l’accento sulla pratica, da lui tenuta, di contattare ogni donatore che – in forza degli esami sulla qualità del sangue donato – sia stato sospeso dal SIMT. La telefonata al donatore sospeso, volta a informarlo con esaustività sui motivi della sospensione, può anche fornirgli una doverosa educazione sanitaria: ci si premura, per esempio, di suggerire diete opportune al singolo avisino, così da normalizzare i valori sanguigni più problematici; si propone una via per ritornare idoneo al dono di sangue (nei casi di sospensione temporanea) oppure di gestire la condizione patologica che abbia portato a una sospensione permanente.

Tra le cause più frequenti di sospensione temporanea, il dott. Trotti ha voluto menzionare la giovane età dei molti donatori coinvolti dal Gruppo Scuole (progetto di cui il dott. Trotti è peraltro colonna portante). «È più alta la percentuale di chi dopo la donazione non fa la seconda» ha spiegato Trotti in merito, riconducendo questo cambiamento soprattutto ai più frequenti casi di lipotimie tra i giovani durante il loro primo prelievo.

A suggello di queste considerazioni, ha preso parola il Dott. Crovetti che ha chiarito come non debba stupire la minore costanza dei neo-maggiorenni in ambito di donazioni di sangue. Quello del donatore, dopotutto, è un percorso a suo modo impegnativo, e se il proselitismo del Progetto Scuole ha la sua indubbia efficacia, in molti casi ci vuole tempo prima che il dono di sangue si faccia abitudine continuativa nella vita del giovane avisino. 

Il dott. Crovetti ha infine esposto i numeri delle unità ematiche raccolte e trasfuse nel 2023, confrontandoli con le analoghe previsioni per il 2024: i dati completi sempre nella relazione in allegato in fondo.

Nel congedarsi dall’Assemblea, il dott. Crovetti ha ricevuto il ringraziamento collettivo di tutti i presenti per gli anni di lavoro dedicati all’ospedale di Busto, al SIMT e ad AVIS: il dottore si appresta infatti alla pensione, e il suo commiato di ieri è valso da “arrivederci” ufficiale tra lui e colleghi ed estimatori.

L’Assemblea Annuale 2024 si è conclusa con l’approvazione all’unanimità di tutti i dati esposti, e un generoso rinfresco finale per ringraziare gli avisini che hanno partecipato a questo bel momento di vita associativa. Un grazie che ci sentiamo di ripetere per iscritto, nell’attesa della prossima occasione di rivederci insieme e, come sempre, fare squadra in nome del dono.

RELAZIONE ASSEMBLEA

 

Avis Busto nelle scuole: ieri, oggi e domani

Ripartono gli incontri tra Avis e le scuole di Busto, e l’emozione, fra i membri del team del padiglione Pozzi, non potrebbe essere più grande.

Se il 2023 sta volgendo al termine, infatti, l’anno scolastico ’23-’24 è solo all’inizio, come è all’inizio il nostro consueto tour di licei, istituti tecnici e professionali della città. La scorsa annata aveva segnato la ripresa delle visite agli studenti dopo il lungo periodo di stallo dovuto alla pandemia. L’augurio è che di stalli, d’ora in poi, non ne capitino mai più.

Ma il nostro è ben più di un augurio, in realtà, ben più di una timida speranza: la nostra è fiducia; e non la fiducia di chi s’illude, bensì quella che si fonda su risultati concreti. Ci permettiamo questa fiducia nel domani solo dopo aver raggiunto, tra il 2022 e il 2023, più di 900 studenti maggiorenni (o lì lì per diventarlo) con la nostra campagna di sensibilizzazione. Più di 900. Il numero non è da leggersi con indifferenza: la sua importanza si gioca sul confronto con le due annate pre-covid, che avevano dato frutti di poco superiori (1031 studenti raggiunti nei mesi antecedenti la prima quarantena, e invece 1039 durante l’anno scolastico 2018-2019).

In tutta onestà, mai avremmo ottenuto questo bel risultato se, tra il 2020 e 2022, il progetto scuole non avesse avuto un suo proseguimento. Perché sì, il covid aveva fermato gli incontri, ma in tutta Busto Arsizio la nostra missione era stata portata avanti dai referenti del progetto, imprescindibili ponti fra la nostra Avis e gli alunni di quarta/quinta superiore: si tratta dei docenti Cuccovillo (Liceo D. Crespi), Sonnino (Liceo P. Candiani), Colombo (ISIS C. Facchinetti), Dragone (ITE E. Tosi), Volpicella (IPC P. Verri), Lualdi (Liceo M. Pantani), Bianchi (Liceo B. Pascal), Battiani (Liceo A. Tosi). Se la prima stagione post-covid si è dimostrata così proficua, questo è stato solamente il raccolto di ciò che i suddetti insegnanti hanno avuto cura di seminare.

Per tutti questi motivi si preannuncia valido, anche per il 2024, il ritorno sul campo del nostro gruppo, formato da un vasto e affiatato insieme di persone. Sotto la coordinazione di Maurizio Moscheni, collaborano al progetto Luigi Pinciroli, Alessandro Barbaglia e il dottor Giovanni Trotti (sono loro a interfacciarsi direttamente con gli studenti), nonché Marilena Langé, Cesarina Pirovano e Donata Riganti. Da sottolineare anche il contributo di Marta Bottigelli per conto della segreteria di Avis, oltre a quello dei membri del nostro gruppo comunicazione (Alessia Castiglioni, Francesca Genoni, Enrico Forte e Marta Pieretti). Il già citato dottor Trotti, infine, si avvale di alcuni suoi colleghi per offrire la visita medica anamnestica agli studenti che, in seguito agli incontri col gruppo scuole, facciano domanda di associazione ad Avis: un ringraziamento particolare ai dottori Airaghi, Colombo, Cortiana, Malacrida, Pigni e Sala.

È dal 2002 che il team si occupa di diffondere la cultura del dono nelle istituti superiori di Busto Arsizio, istituti che riuniscono – occorre ricordarlo – non solo studenti bustesi, ma anche ragazzi da tutti i comuni della Valle Olona. A tal proposito c’è una cosa che dev’essere molto chiara, e che ogni tanto va ripetuta. Tra i fini di questi incontri, naturalmente, c’è quello di informare i giovanissimi su come iscriversi ad Avis, di modo che, se volenterosi, possano iniziare a donare fin dal primo giorno della loro vita adulta. Donare il sangue, però, è solo la cima di quell’iceberg gigantesco che è la cultura del dono. L’attività in cui Avis Busto è impegnata da decenni trascende le mura del nostro padiglione Pozzi, per intercettare le istanze di una quotidianità del dono ben più ampia e variegata.

Ci capita spesso, durante queste chiacchierate con gli studenti, di rivolgerci a persone timorose degli aghi. Si tratta di ragazzi spesso coraggiosissimi, che infatti non si fanno problemi ad aprirsi ad alta voce, in presenza di tutti i loro compagni di classe. Si tratta di ragazzi desiderosi di fare del bene, e che però alla sola idea della donazione sanguigna si sentono travolti da una paura, da un terrore di cui non hanno colpa. Ma il donatore non è solo il donatore di sangue, e l’obiettivo primario del gruppo scuole di Avis Busto è trasmettere questa consapevolezza. Consapevolezza su cui si misura, appunto, l’emozione di rivedere operativi i nostri densissimi cicli di incontri.

Certo, le ripercussioni della pandemia allungano ancora oggi qualche ombra su tutto ciò che ha a che fare con gli ospedali, e l’operato di Avis Busto purtroppo non è immune da simili strascichi psicologici. Durante l’a.s. 2022-2023 a fare domanda di associazione all’Avis sono stati quasi 200 studenti, a fronte dei più di 250 del 2019-2020, nonché dei più di 350 del 2018-2019. Ma lo scorso 5 dicembre la visita al Liceo Scientifico Tosi ha inaugurato il 2023-2024 con dignità, raccogliendo circa 40 domande di associazione a fronte di 160 studenti raggiunti.

Alla fine di ogni incontro, il questionario somministrato alle quarte/quinte di ogni istituto si apre su questa domanda: “Ritieni importante che AVIS entri nelle scuole per dare informazioni corrette sulla necessità di sangue e sulla possibilità di donazione?”. A dare risposta affermativa sono sempre più del 98% degli studenti partecipanti agli incontri. Come detto poc’anzi, il gruppo scuole di Avis Busto si occupa appunto di questo: dare informazioni sulla realtà del dono, fornire gli strumenti necessari per compiere una scelta – lasciando poi la scelta al singolo individuo. Il questionario ci dà conferma, per bocca degli stessi ragazzi a cui ci rivolgiamo, che questa nostra missione è da loro compresa e condivisa. Può esserci gratificazione più grande?

Enrico Forte

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