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Categoria: Avis News

La Settimana Enigmistica di Avis

Anche questa settimana un piccolo gioco per passare qualche minuto di questa estate con Avis!

Riesci a trovare tutte le parole nascoste del nostro Crucipuzzle?

AFERESI

ANTICORPI

AVIS

CUORE

DONAZIONE

EMOCOMPONENTI

EMOCROMO

EMOFILIA

EMOGLOBINA

ERITROCITI

FATTORI

GLOBULI

GRUPPI

LEUCOCITI

OSPEDALE

PIASTRINE

PLASMA

PRELIEVO

SALUTE

SANGUE

TESSUTO

TRASFUSIONE

TROMBOCITI

VISITA

VOLONTARI

Intanto, ecco le soluzioni del quiz di settimana scorsa!

CARDIACA

 

Scientificamente Avis: La luce solare

Eccoci nel pieno dell’estate: è finalmente arrivato il momento di rifarsi dai mesi di lockdown e di godersi queste giornate di sole. A tal fine, è necessario tenere bene a mente che la luce solare ha effetti oggettivi sul nostro organismo, e che il bilancio tra vantaggi e svantaggi deve considerare diversi casi a cui non sempre si presta la dovuta attenzione. 

Di solito, una delle prime correlazioni che vengono in mente riguarda la vitamina D, che svolge un ruolo chiave nella fissazione del calcio all’interno delle ossa. I raggi ultravioletti infatti ne promuovono la produzione, provocando prima di tutto la reazione del deidrocolesterolo, una provitamina contenuta nella pelle, e trasformandolo in un composto intermedio. Questo passa al sangue e, dopo aver raggiunto fegato e reni, viene “attivato” diventando la vera e propria vitamina D. L’importanza di questo fattore non si esaurisce nella fortificazione del tessuto osseo, ma riguarda anche la sua azione regolatrice nei confronti del sistema immunitario.

Purtroppo, però, a circolare nel sangue per effetto delle radiazioni solari talvolta non è qualcosa di positivo: può succedere che si tratti di cellule tumorali. L’energia trasportata dai raggi ultravioletti, se assorbita dal DNA di una cellula per un periodo di tempo eccessivo, può spezzare i legami che tengono insieme la doppia elica nucleotidica e instaurarne di nuovi, sconvolgendo la struttura del patrimonio genetico. La cellula in tal modo mutata, riproducendosi per mitosi, dà poi origine ad una massa di cellule degeneri, il tumore, che nel caso della pelle prende il nome di melanoma. Questo si presenta come un neo di forma e colore anormali, ma se non asportato continua a crescere in profondità, similmente ad una radice che si allunga attraverso lo spessore della pelle. Il melanoma è benigno finché non sconfina nel derma, lo strato cutaneo intermedio, dopodiché diventa aggressivo: entrando in contatto con i vasi sanguigni di cui il derma è ricco, le cellule tumorali vengono rilasciate nel sistema circolatorio, provocando l’insorgere di una metastasi. Il fenomeno può verificarsi indipendentemente dalla propensione della pelle a scurirsi: la produzione di melanina, responsabile dell’abbronzatura, viene stimolata per schermare le cellule dai raggi UV, ma non può in nessun caso garantire una copertura totale. È per questo che è imperativo fare uso di una protezione adeguata, anche per sventare conseguenze meno gravi quali le comuni scottature (eritemi solari). Quello solare è un eritema di tipo attivo, determinato cioè da un aumento della affluenza di sangue nella zona foto-esposta: le arteriole interessate subiscono vasodilatazione, permettendo a globuli rossi carichi di ossigeno e ai globuli bianchi di intervenire in massa sull’infiammazione, ragion per cui la pelle assume il caratteristico colore rosso vivo. 

In ogni caso, il sole ha un potere vasodilatatore anche a prescindere dall’eventuale presenza di eritemi, il che può dare luogo anche ad effetti positivi: agendo su nitriti e nitrati contenuti nella pelle umana promuove la formazione di ossido nitrico, un ottimo vasodilatatore capace di abbassare la pressione e ridurre il rischio cardiovascolare. 

È quindi indubbio che l’esposizione al sole garantisca notevoli vantaggi, ma per non rinunciarvi occorre prendere consapevolezza dei rischi di un’esposizione non protetta e prolungata e fare in modo di prevenire i danni.

A cura di Enrico Forte

La Settimana Enigmistica di Avis

Oggi per la Settimana Enigmistica di Avis proponiamo un gioco diverso! Avete presente il gioco finale dell’Eredità su Rai 1? La difficile ghigliottina?

Ecco dunque una serie di termini, tutti associabili a una stessa parola. Trova la parola nascosta!

 

Di seguito invece la soluzione del messaggio crittografato di settimana scorsa:

Anche d’estate è importante donare: malattie e incidenti non vanno in vacanza! Il sangue salva
la vita sempre.

Il Virus ad oggi

È di pochi giorni fa la notizia rilasciata direttamente dal premier Conte di una possibile proroga dello Stato d’Emergenza fino alla fine dell’anno. In altri termini, fino al 31 dicembre 2020 sarà possibile, a seconda dell’andamento dei contagi, adottare tempestivamente e preventivamente tutte le misure necessarie per bloccare un ulteriore avanzamento dell’epidemia. 

Non esistono ancora conferme al riguardo, ma parrebbe che a “modificare” i comportamenti del Coronavirus siano intervenute alcune differenze di ciclo biologico, ad esempio la capacità di replicarsi nell’organismo ospite: sono sempre meno i pazienti gravi, ma non è chiaro se le cause vadano ricercate nei fenomeni ambientali tipicamente estivi, come le temperature elevate (i virus della specie SARS-CoV risentono molto del caldo), l’irraggiamento ultravioletto e la minore umidità. Ciò che si può affermare senza troppe remore è che non è possibile prevedere né una seconda ondata, sebbene pazienti già infettati possano contrarlo di nuovo e con sintomi più gravi, né come e se le caratteristiche del Virus cambieranno. Ciò che ci è chiesto, dunque, è di continuare a rispettare le norme igienico-sanitarie e il distanziamento sociale che fino ad oggi hanno posto in essere una situazione stabile e sotto controllo.

Se è vero che l’emergenza sanitaria ha messo a dura prova il Paese e in particolare il sistema sanitario, è altrettanto vero che le AVIS di tutta Italia hanno garantito la massima efficienza del sistema trasfusionale grazie alla donazione continuativa di sangue ed emocomponenti, con particolare attenzione a quella di plasma iperimmune per il relativo trattamento sui pazienti positivi al Virus, nonché per la produzione di farmaci plasmaderivati. Come sottolineato anche dal professor Giuseppe De Donno, direttore della Pneumologia e dell’Unità di Terapia intensiva respiratoria dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, grazie alla sperimentazione è stato possibile ottenere la negativizzazione dei pazienti e la riduzione del tempo di ricovero, unitamente a un calo della mortalità dell’11% circa. 

Allo stato attuale, l’obiettivo di AVIS è quello di continuare a monitorare l’autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti e coordinare la compensazione interregionale, non essendo la capacità produttiva uguale per tutti i territori. Necessarie, dunque, l’implementazione e la concentrazione delle attività trasfusionale, ma anche l’incremento della quantità di plasma da inviare al frazionamento industriale, comunque in crescita, anche aumentando le procedure di raccolta del plasma in aferesi. Non solo: nello schema di decreto Programma nazionale di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti” è previsto un reclutamento di donatori di cellule staminali emopoietiche (ovvero cellule non ancora completamente differenziate, ma da cui hanno origine tutte le cellule del sangue e del sistema immunitario), almeno 50.000 in più rispetto allo scorso anno, il cui prelievo da sangue periferico risulta essere la fonte preferita di donazione, mentre è molto raro che l’intervento avvenga grazie a sangue cordonale. 

Giunti a metà dell’estate, l’augurio è quello di dimostrarsi sempre sensibili verso una situazione problematica ancora in atto, rispondendo positivamente alle chiamate per la donazione che, come si è visto, possono costituire un ulteriore e non indifferente passo avanti nella lotta contro il Coronavirus. 

 

A cura di Francesca Genoni

La Settimana Enigmistica di Avis

Per tenerci compagnia durante queste giornate estive abbiamo pensato a dei piccoli quiz, rebus e cruciverba tutti a tema Avis!

Partiamo oggi con un messaggio crittografato, è semplice: completa la frase aiutandoti con le lettere già presenti e sostituisci ad uno stesso numero sempre la stessa lettera.

Riesci a trovare il messaggio nascosto?

Scientificamente Avis: La peste

Qualche giorno fa molte testate e media hanno ripreso la notizia di un ritorno della peste bubbonica in Cina, scatenando qualche allarmismo. Conosciamo tutti molto bene i tragici episodi susseguitisi nel corso della storia che hanno provocato milioni di morti, raccontati nel dettaglio per esempio da Alessandro Manzoni o da Boccaccio nella nostra letteratura.

Inoltre, la tensione provocata dal Covid-19 tiene tutti particolarmente attenti a determinati argomenti, come appunto la possibilità del diffondersi di una nuova epidemia.

Per fortuna in questo caso non c’è bisogno di troppe preoccupazioni e qualche testata giornalistica si è premurata di spiegare meglio il significato della notizia.

Ad oggi, la peste bubbonica se presa con tempestività è curabile con gli antibiotici, e periodicamente essa riappare in almeno una decina di persone ogni anno. Naturalmente va presa seriamente, e per questo viene predisposta una quarantena delle persone entrate in contatto con gli infetti (quasi mai oltre un centinaio di persone).

A differenza del Covid-19 che è causato da un virus, la peste è invece provocata da un batterio (Yersinia pestis) che viene in contatto con l’uomo per via diretta attraverso la puntura delle pulci dei ratti, o per via indiretta se si viene morsi da un ratto o da altro roditore infetto. Anche i pidocchi dell’uomo possono a loro volta portare al contagio tra individui.

Esistono inoltre tre tipi di peste: a seconda di dove si insedia il batterio essa può essere polmonare, bubbonica e setticemica.

La prima è l’unica contagiosa da uomo a uomo, e provoca difficoltà a respirare e tosse, portando – se non curata – a gravi problemi neurologici ed edema polmonare acuto, che causa la morte.

La peste bubbonica invece causa febbre, nausea, vomito e debolezza, infiammazione delle ghiandole nell’area inguinale e sotto le ascelle, fino alla comparsa dei cosiddetti bubboni.

L’ultima è quella setticemica, che causa una grave infezione delle cellule del sangue, portando a necrosi dei tessuti, che diventano quindi neri e non più vitali.

Naturalmente la malattia, mai del tutto debellata, ha una maggiore probabilità di manifestarsi nelle zone dove vi è una più ampia diffusione dei roditori. La notizia in questione infatti riguarda alcune zone della Mongolia, dove sono molto diffuse le marmotte che spesso vengono cacciate e mangiate.

Inoltre, secondo l’OMS, la malattia è più frequente in Madagascar, Repubblica Democratica del Congo e Perù.

 

A cura di Alessia Castiglioni

La campagna estiva di Avis: be red, be yellow, be good

I colori dell’estate? Rosso come il sangue, giallo come il plasma!

Questa la campagna portata avanti da Avis Nazionale per questa strana estate 2020, accompagnata dall’hashtag ufficiale #escoancheperdonare, che invita i donatori e gli aspiranti donatori a fare un gesto di solidarietà prima di partire per le vacanze estive.

Anche quest’anno è stato ripreso il claim “Be red, be yellow, be good”, rivisitato alla luce dell’emergenza Covid-19, mostra ora giovani ragazzi e ragazze che indossano la mascherina, senza però perdere l’entusiasmo di compiere una scelta etica e volontaria, quale è la donazione di sangue. Mai così preziosa come in questa stagione estiva.

Come ha spiegato lo stesso presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, infatti «l’estate è uno dei periodi dell’anno in cui, complici le vacanze, si rischiano di registrare le principali carenze nelle scorte di sangue e plasma. Per questo abbiamo voluto lanciare questa iniziativa per ribadire ancora una volta che il bisogno di sangue e plasma non va mai in vacanza».

 

Scientificamente Avis: Le malattie dermatologiche

Le malattie dermatologiche sono un insieme di patologie più o meno gravi legate alla pelle (cute), l’organo più sottile, più esteso e contemporaneamente più pesante del corpo umano. È l’organo principale dell’apparato tegumentario, deputato alla protezione del corpo dagli agenti esterni e dagli stress ambientali, al contenimento dei recettori sensoriali, coinvolto nell’escrezione e nella termoregolazione dell’organismo. Oltre alla pelle è costituito dagli annessi cutanei, tra cui peli, capelli e unghie.

La cute è formata da tre strati: l’epidermide, costituita da un tessuto epiteliale pluristratificato; il derma, costituito da tessuto connettivo; il tessuto sottocutaneo, o ipoderma, formato da tessuto connettivo in cui sono disperse abbondanti cellule adipose.

Le numerosissime malattie dermatologiche si presentano come un’ampia gamma di condizioni che colpiscono la pelle: alcune patologie molto comuni sono le dermatiti, le infezioni cutanee, le micosi, l’acne, le alterazioni pigmentarie, i tumori e le malattie autoimmuni (come la psoriasi). Normalmente si dividono in base alla causa: possono essere infatti espressione di infezioni, condizioni autoimmuni, reazioni allergiche o di azioni di agenti irritanti, infettivi e cancerogeni.

Essendo la maggior parte di queste patologie a basso indice di gravità e non infettive, in base alla loro natura, molte si curano ricorrendo semplicemente ad uno stile di vita sano e rispettoso delle comuni norme igieniche; altre richiedono trattamenti specifici o interventi chirurgici; alcune invece non possono essere curate, almeno non completamente.

Il 29 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Sclerodermia, una rara malattia cronica autoimmune non ereditaria che causa l’ispessimento della pelle a causa di un’eccessiva attività di fibrosi (aumento della quantità di tessuto connettivo fibroso) unitamente a un malfunzionamento del microcircolo periferico. Quando si estende ai tessuti di organi interni quali polmoni, apparato digerente, cuore e reni, si parla di sclerosi sistemica progressiva.

Nella maggioranza dei casi il sintomo d’esordio è il fenomeno di Raynaud, consistente nel cambiamento di colore delle estremità del corpo (spesso dopo l’esposizione a basse temperature), che diventano dapprima pallide, poi cianotiche e infine di colore rosso, unitamente a formicolio intenso e dolore. Il pallore è dovuto alla riduzione dell’afflusso di sangue e si associa all’abbassamento della temperatura cutanea e ad un’alterata sensibilità.

Le cause della malattia sono tutt’oggi sconosciute. È stato ipotizzato un ruolo dei fattori ambientali, come l’esposizione a solventi organici e tossine, o agenti microbici che potrebbero innescarne la comparsa in soggetti geneticamente predisposti. Non esiste neppure una terapia univoca e curativa per la sclerodermia: i farmaci attualmente utilizzati sono mirati alla prevenzione o al trattamento delle complicanze d’organo della malattia. Ad oggi, l’obiettivo principale nel trattamento della sclerosi sistemica è il rallentamento della sua progressione e un parziale recupero della funzione d’organo quando questa sia stata compromessa.

 

A cura di Francesca Genoni

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